
Il ciclo naturale di cambiamento della convinzione può essere paragonato al cambiamento delle stagioni. Una nuova convinzione è come un seme che viene piantato in primavera. Il seme cresce fino all'estate, la stagione in cui matura, si irrobustisce e mette le radici. A volte per sopravvivere durante il processo di crescita, il seme deve competere con le altre piante o erbacce che stanno già crescendo nel giardino. Per raggiungere con successo questo obiettivo, il nuovo seme può avere bisogno dell'assistenza di un giardiniere che gli fornisca il concime e lo protegga dalle erbacce.(...)
A volte le nostre nuove convinzioni entrano in conflitto con le convinzioni limitanti presenti che contraddicono le nuove generalizzazioni o i nuovi giudizi che stiamo tentando di stabilire. Di frequente, queste convinzioni che interferiscono sono generalizzazioni che in passato sono servite per sostenerci o per proteggerci in qualche occasione, stabilendo dei limiti e delle priorità, percepiti come necessari per la sicurezza o per la sopravvivenza in qualche momento della nostra vita.
Quando ci rendiamo conto di aver superato quella determinata fase della vita o del lavoro, cominciamo ad essere "aperti al dubbio" del fatto che i confini e e le decisioni associate a quella fase siano realmente tanto importanti, prioritari o "veri" per noi.
Quando siamo in grado di entrare in una nuova fase della nostra vita o della nostra carriera, possiamo voltarci indietro e vedere che ciò che allora era importante e vero per noi, adesso non lo è più.
Possiamo riconoscere che noi "eravamo convinti" di essere in un certo modo e che certe cose fossero importanti. Possiamo anche avere ben presenti le convinzioni e le capacità che ci aiuteranno nella fase attuale, ma comprendiamo che ora i nostri valori, le nostre priorità e le nostre convinzioni sono differenti.
Tutto quello che bisogna fare per trovare numerosi esempi di questo ciclo di cambiamento delle convinzioni è riflettere su tutti i cicli di questo genere che abbiamo attraversato dall'infanzia all'adolescenza, fino alle fasi dell'età più adulta.(...)
Il nostro stato interno esercita un influsso importante sul cambiamento delle convinzioni. I nostri stati interi si possono considerare, sotto molti aspetti, i contenitori delle nostre convinzioni. Se qualcuno si trova in uno stato positivo, ottimistico, è molto più difficile che conservi delle convinzioni negative e limitanti. D'altronde, è difficile rimanere congruenti nei confronti di convinzioni positive e potenzianti quando il nostro è uno stato interno di frustrazione, delusione o paura.
Lo stato interno riguarda l'esperienza emozionale e psicologia che una persona sta vivendo in un particolare momento. Gli stati interni determinano considerevolmente le nostre scelte riguardo al comportamento da assumere e alle nostre risposte. Funzionano sia come una specie di meccanismo di filtraggio delle nostre percezioni sia come la porta d'ingresso di particolari ricordi, capacità e convinzioni. Di conseguenza, lo stato di una persona esercita un' enorme influenza sulla sua attuale "visione del mondo". C'è un vecchio proverbio della Nuova Guinea, molto pertinente, che dice: "La conoscenza è solo una chiacchiera finché non è nei muscoli". Una convinzione (positiva o negativa) è giusto una "chiacchiera" fino a che non è "nei muscoli". In altre parole, fino al momento in cui non abbiamo incarnato somaticamente una particolare convinzione o un determinato valore, o non abbiamo sentito e sperimentato le sue implicazioni a livello emotivo, essa è solitamente un insieme dissociato di concetti, parole o idee. Le convinzioni e i valori traggono la loro "potenza" dalla connessione con la nostra fisiologia e i nostri stati interni. Analogamente, lo stato fisico, lo stato psicologico e quello emotivo esercitano una grossa influenza sui tipi di convinzioni che siamo propensi ad approvare.(...)
Uno dei presupposti fondamentali della PNL è che il cervello umano funziona in modo analogo ad un computer: eseguendo "programmi" o strategie mentali costituite da sequenze ordinate di istruzioni o di rappresentazioni interne.(...)
I processi fisiologici profondi, come il ritmo cardiaco, il ritmo respiratorio, la postura del corpo, la pressione del sangue, la tensione muscolare, il tempo di reazioni, la risposta galvanica cutanea, ecc, accompagnano i cambiamenti nello stato interno di una persona, e influenzano sensibilmente la sua abilità di pensare ed agire. Quindi, lo stato interno di un individuo produce importanti effetti sulla sua abilità di affrontare qualunque situazione.(...)
Muovendoci attraverso le molteplici esperienze e i diversi contesti della nostra vita, noi passiamo e accediamo costantemente a stati diversi. Per molti di noi, questi cambiamenti di stato sono rimasti ben al di fuori della nostra abilità di scegliere. Noi rispondiamo a stimoli (ancore) provenienti sia dall'interno che dall'esterno come se avessimo il "pilota automatico". Tuttavia è possibile imparare a scegliere il proprio stato. Essere in grado di influenzare ed indirizzare il proprio stato incrementa la flessibilità individuale e determina una probabilità più alta di mantenere convinzioni e aspettative positive, e di raggiungere i risultati desidertati. (...)
Diventando più consapevoli degli schemi e dei segnali che influenzano gli stati interni, possiamo aumentare il numero di scelte disponibili per rispondere ad una particolare situazione. Una volta divenuti consapevoli dei fattori che stabiliscono e influenzano le caratteristiche dei nostri stati interni possiamo predisporli e "ancorarli" per renderli pronti all'uso.(...)
Da "Il potere delle parole e della Pnl" - Robert Dilts
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