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venerdì 27 agosto 2010

Genitori e figli: crescita e valori


Per educare i figli in modo responsabile, è indispensabile sviluppare in loro i valori. I valori sono collegati all'esistenza di tutte le persone; dietro ogni pensiero, sentimento e comportamento si trova sempre qualche valore. I valori ci danno la convinzione del fatto che una cosa è degna o spregevole, importante o inutile. Questi concetti sono in relazione diretta con le nostre convinzioni, atteggiamenti e giudizi quotidiani, e cominciano a formarsi fin dalla più tenere infanzia, trasformandosi in motori dell'esistenza umana.
Nella nostra mente, i valori si ordinano in una scala diversa per ognuno, determinando così la nostra identità.

Ci comportiamo e reagiamo in un certo modo in dipendenza dei valori che orientano e reggono il nostro comportamento. Di fronte alla stessa situazione, due persone possono reagire in modo diverso a seconda della loro specifica scala di valori.
Man mano che il bambino acquisisce determinati valori, questi ultimi si trasformano in modelli comportamentali che iniziano a spiegare le sue decisioni e le sue azioni. Questo processo è strettamente connesso con l'evoluzione e la maturazione dell'individuo.
Nella prima infanzia, il bambino si adegua a una serie di regole che rispetta a causa dell'autorità esercitata dai genitori o per le conseguenze che ne derivano, e si evolve in modo da appoggiarsi sempre meno sulle regole esterne e sempre più sui principi assimiliati dalla coscienza.
In ogni fase evolutiva entra in gioco una serie di valori che, pur essendo suscettibili di modificazione in dipendenza del mutare delle circostanze, costituiscono la sua base di riferimento.
Tra il momento in cui un valore è captato dal bambino e quello in cui viene completamente assimilato, intercorre un processo interiore. Questo processo di costruzione e adozione dei valori è reso possibile dalle esperienze significative che i bambini condividono con i genitori e con le altre persone che fanno parte dell'ambiente in cui vivono. Per questo è fondamentale il fattore coerenza. (...)

Il processo di acquisizione dei valori nel bambino non deve essere mai un insegnamento forzato, ma deve avvenire in modo naturale, in armonia con il suo sviluppo mentale. Per assimilare un valore occorre comprenderlo e sperimentarlo, e questa interiorizzazione è condizionata dalla capacità di ogni bambino. Ci sono valori più concreti e altri più astratti, il che significa che alcuni potranno essere trasmessi già nell'infanzia, mentre per altri bisognerà attendere il momento più adatto.
Nel corso dello sviluppo e della maturazione, i bambini passano atraverso tre fasi che rivelano la necessità di diversificare l'educazione e la trasmissione dei valori: l'età delle regole, quella dell'imitazione e quella dell'ispirazione.

L'età delle regole

Questa fase va dal primo al settimo anno di età; sono gli anni più importanti, perchè è qui che si gettano le fondamenta della vita. Il bambino ha bisogno di sapere quello che deve fare, prima di pensare a mettere in pratica quello che vuole fare.
Questo apprendimento inizia con la nascita, e viene trasmesso dalle persone più vicine al bambino. Non c'è un momento più opportuno di questo per insegnargli l'obbedienza, che rappresenta il primo elemento nello sviluppo della coscienza e della moralità.
Durante questi primi anni, il bambino vive in un mondo di sentimenti e di scoperte, più che di razionalità.
Il contatto fisico, emotivo e in generale l'atmosfera familiare, si percepiscono molto presto, ma il bambino non capisce quando si cerca di farlo ragionare. Dipende dai genitori per ricevere una direzione e ha bisogno di regole da seguire. (...)
E' un comportamento molto comune nei genitori cedere ai capricci dei figli quando sono molto piccoli: precisamente l'età in cui hanno più bisogno di fermezza. I genitori si divertono alle loro birichinate, ma in seguito, nell'adolescenza, cercano di imporre la loro legge: proprio l'età in cui i giovani hanno bisogno di più libertà per formarsi il loro bagaglio di esperienze.
Se esercitate un controllo corretto nei primi anni di vita dei vostri figli, in seguito potrete stare tranquilli, perchè all'arrivo dell'adolescenza avranno sviluppato un controllo e una disciplina che sapranno applicare da soli. Se invece, durante i primi anni di vita, vengono a mancare questi limiti, nelle età successive i vostri figli si sentiranno smarriti, e aumentano le probabilità che si ribellino a qualunque tipo di disciplina. (...)

L'età dell'imitazione

La seconda età dell'infanzia, quella dell'imitazione, avviene tra gli otto e i quattordici anni. E' il periodo in cui, se i genitori danno ai figli una buona istruzione e nello stesso tempo un cattivo esempio, è come se gli dessero del cibo con una mano e del veleno con l'altra. In questi anni i modelli sono estremamente importanti. Le regole continuano a essere importanti, ma è l'esempio a costituire lo stimolo fondamentale.
In questa fase, il bambino sviluppa le inclinazioni di base che in seguito lo condurranno alle grandi decisioni riguardo al tipo di persone con cui associarsi, allo stile di vita, al rispetto per gli altri e all'importanza assegnata all'onestà.
Il bambino non impara i valori attraverso le parole o le minacce; li apprende mediante l'esempio, e comincia a vivere in conformità con il modello che gli trasmettono i genitori. (...)
Per trasmettere valori, i genitori devono essere coerenti e seguire quegli stessi valori che vogliono trasmettere ai figli, perchè i bambini assorbono inconsciamente dalle persone che li circondano. Se il bambino vede che i genitori si amano, si prendono cura l'uno dell'altro e si rispettano reciprocamente, impara a conoscere l'amore, ad acquisirne e viverne il valore. In questa fase è molto importante fare attenzione al tipo di persone che sono vicine ai figli, cominciando da voi stessi, perchè si possono trasmettere anche valori negativi, come l'aggressività o la mancanza di rispetto. (...)

L'età dell'ispirazione

Il periodo che va dai 14 ai 21 anni è l'età dell'ispirazione. L'adolescente si ispira a grandi idee, di diversa natura. Ha bisogno di eroi o di eroine. Se voi, i suoi genitori, non lo siete, cercherà queste figure altrove, e se i "buoni" non lo ispirano, lo ispireranno i "cattivi". In questa fase, l'adolescente introietta i valori sociali e i principi etici attraverso la famiglia e l'ambiente in cui vive. Può sviluppare stabilità e carattere, a patto di avere sempre presenti determinati obiettivi. Naturalmente, le regole e i limiti continuano a essere importanti, ma in questa fase l'adolescente ha bisogno di un controllo interno, perchè i genitori non possono essere sempre presenti nè partecipare a tutte le sue attività come quando era piccolo. L'adolescente comincia quindi a servirsi della propria scala di valori.
L'adolescente conosce ormai esattamente le convinzioni che reggono la vita dei suoi genitori, ma non sempre comprende le ragioni su cui tali convinzioni si basano. Per questo è importante comunicare ai figli i motivi delle proprie idee e convinzioni. Regole e convinzioni si rafforzano attraverso il dialogo. I giovani hanno bisogno di discutere con i genitori, esattamente come con i compagni, sulle cose importanti della vita. Soprattutto le discussioni informali possono avere una profonda influenza sul modo di pensare di un adolescente. Ma sopra ogni cosa ha bisogno di percepire l'amore, la fiducia, la comprensione e il sostegno dei genitori. Sentendosi accettato e amato, l'adolescente è aperto a ogni cambiamento positivo. (...)

Da
PNL con i Bambini - Guida per Genitori
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