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venerdì 6 agosto 2010

Problema autostima


Molti sono interessati al comportamento umano - sia al proprio sia a quello di chi li circonda. In questo ambito rientrano gli studi su molestie, prepotenze, violenze domestiche, e altre forme di abuso, e ci chiediamo perchè la gente adotti tali comportamenti.
Per fornire risposte esaustive, siamo costretti ad ammettere il nostro dolore irrisolto e la nostra infelicità. Ci rendiamo conto di non aver compreso appieno la nostra natura e di non aver individuato la causa dei nostri problemi. Adesso cerchiamo di barcamenarci; certe volte arranchiamo mentre proseguiamo nella nostra ricerca di pace e felicità.
Siamo diventati lettori incalliti; per soddisfare la nostra brama di informazioni esiste una serie di volumi sull'autoanalisi. Abbiamo studiato sotto ogni punto di vista la famiglia non funzionale, la vergogna, e la dipendenza reciproca; pertanto usufruiamo di guide e proviamo qualche sollievo.
Sebbene questi strumenti ci forniscano indizi e ci permettano di comprendere in parte la situazione, resta il fatto che nessuno ha ancora centrato l'essenza del problema con cui lottiamo, oppure scoperto il nocciolo della questione. Quindi pace, felicità e successo ci continuano a sfuggire.
Nel mio lavoro come psicologa, ho rilevato schemi comportamentali che chiariscono perchè tanti continuano a provare dolore e sconforto. A seguito di migliaia di ore di psicoterapia su persone che cercano di liberarsi da un conflitto interno, sono giunta alla conclusione che la colpa è da addebitare a un grave e debilitante stato di bassa autostima (BAS).
Sebbene esistano tanti libri e articoli sull'autostima, e il termine sia diventato di uso comune, ritengo che nessuno abbia ancora effettivamente compreso quanto ci influenzi la BAS.
Tanti ormai riconoscono che la BAS è motivo di conflitti interni. Insegnanti e genitori cercano di individuare i problemi dei ragazzi e infine decidono che ne è responsabile la bassa autostima.
Riviste e giornali, vedono l'aumento di interesse a riguardo, pubblicano articoli su come la BAS si ripercuota su bambini e adulti.
Avendo più informazioni a disposizione, la gente inizia a comprendere quanto la bassa autostima regoli i comportamenti e influisca sulla vita, sebbene in pochi ne afferrino pienamente il peso.(...)
Dopo aver osservato i comportamenti dei miei pazienti per più di venti anni, ho scoperto che molti di loro adottavano schemi di ragionamento e di comportamento simili tra di loro.(...)
Molti avevano avuto diversi terapisti per un lungo periodo di tempo e ritenevano di avere ricevuto poco o nessun aiuto.
Pensavo che avessero sbagliato diagnosi e li avessero trattati come malati di mente.(...)
Era inevitabile che questi pazienti di disperassero quando riscontravano ciò che a loro sembrava un rifiuto da parte dello specialista; sfiduciati dalla terapia andavano via alienati, ulteriormente disperati, incompresi e profondamente feriti.
Forse questi terapisti non comprendevano appieno quanto sia complessa e invasiva la bassa autostima; e a volte, non capiscono che la BAS è il problema prioritario del paziente.
La bassa autostima ha alcune caratteristiche in comune con altre malattie diagnosticabili, sebbene non rientri completamente in nessuna categorizzazione tipica.
Per esempio, un paziente può iniziare la terapia lamentando una depressione, ma ciò può essere semplicemente un effetto della bassa autostima. Trattare la depressione significa curare un sintomo - non il problema effettivo.(...)
La prassi prevede che i terapisti cerchino di far rientrare i problemi e le lamentele dei pazienti in categorie diagnostiche standard, ma non esiste una categoria per la bassa autostima nei manuali diagnostici.

Da "Scatena la tua autostima!" - Marilyn J. Sorensen

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