
L'auto-suggestione è sconcertante nella sua semplicità. Per il non iniziato, l'auto-suggestione, o autocontrollo, è possibile che appaia sconcertante nella sua facilità. Però, non sembra semplice e ordinaria ogni scoperta, ogni invenzione quando diventa popolare e i suoi dettagli e meccanisimi sono capiti dall'uomo della strada? (...)
Pensiamo a tutte le forze dell'Universo disposte a servirci. Sono trascorsi secoli prima che l'uomo penetrasse i loro segreti e scoprisse i mezzi per utilizzarle. Lo stesso accade nel campo del pensiero e della mente: abbiamo al nostro servizio forze incredibili, che ignoriamo completamente o di cui siamo solo vagamente coscienti. (...)
Il mondo è dominato dal pensiero. Anche l'individuo umano è completamente governato dai suoi pensieri, buoni o cattivi che siano. La potente azione della mente sul corpo, che dimostra gli effetti dell'auto-suggestione, era ben conosciuta dai grandi pensatori del Medioevo.
"Qualunque idea concepita dalla mente" dice anche San Tommaso, "è un ordine al quale l'organismo obbedisce."
E aggiunge: "Può tanto provocare un'infermità quanto curarla". (...)
Il subcosciente è una lastra fotografica permenente e supersensibile alla quale non sfugge nulla. Essa registra tutto, tutti i pensieri, dal più insignificante al più sublime. Ma non è solo questo. E' anche la fonte della creazione e dell'ispirazione; è la forza misteriosa che fa germogliare le idee e le materializza sotto forma di azione cosciente. Se siamo d'accordo che il punto di partenza delle nostre allegrie, delle nostre tristezze, delle nostre malattie, del nostro benessere, delle nostre aspirazioni, di tutte le nostre emozioni, si trova nella nostra identità inconscia, possiamo allora dedurre logicamente che qualunque idea generata nella nostra mente possiede una tendenza alla realizzazione. (...)
E' impossibile separare il fisico dal mentale. Pertanto, dobbiamo provare che è impossibile separare il corpo dalla mente, il fisico dal mentale, che dipendono uno dall'altro e che in realtà sono una cosa sola.
L'elemento mentale è, in ogni caso, sempre dominante. Il nostro organismo fisico è dominato da esso. Così che, in realtà, determiniamo o perdiamo la nostra salute e il nostro destino in conseguenza delle idee che agiscono nel nostro subcosciente.
Credo che siamo assolutamente liberi di introdurre nella nostra identità inconscia, che è un archivio inesauribile, qualsiasi idea desideriamo, e tali idee determinano la tendenza globale del nostro essere materiale, mentale e morale.
E' altrettanto facile sussurrare alla nostra identità subcosciente l'idea della salute quanto lo è il lamentarsi per i nostri problemi.(...)
In tutte le malattie di qualsiasi natura, esiste un fattore morale che il medico non deve ignorare. Alcune autorità mediche francesi stimano questo fattore morale tra il 40 e il 50% delle capacità di recupero.
Un paziente che dice a se stesso "mi sento meglio", incrementa ampiamente la sua energia vitale e dà un notevole impulso alla guarigione. Nel portare dolcemente la nostra immaginazione verso il cammino corretto, noi ci assicuriamo di prestare aiuto alla natura, che si manifesta per mezzo della nostra identità subcosciente.
L'istinto di autodifesa è una manifestazione della natura. Al primo segno di allarme accorre in soccorso della guarigione. Quando ci si taglia un dito o si subisce un'altra ferita, un gran numero di globuli rossi accorre verso la regione ferita. La nostra meravigliosa identità inconscia opera così. E così conosce e controlla qualunque movimento del nostre essere, qualsiasi contrazione del nostro cuore, la più leggera vibrazione di ogni cellula del nostro organismo.
Tale è il sublime strumento che noi sappiamo utilizzare male, disconoscendolo, perturbandolo e opponendoci con pensieri che interferiscono nel suo lavoro, invece di averne cura perchè agisca dolcemente e armoniosamente. (...)
Posso dichiarare senza alcun dubbio che, qualunque sia l'infermità, la pratica dell'autosuggestione razionale produrrà sempre un apprezzabile miglioramento nelle condizioni del paziente, anche se l'infermità è incurabile. (...)
Il metodo è la semplicità stessa. Tanto semplice che è stato motivo di derisione, come spesso lo sono state tutte le soluzioni di problemi altrettanto complessi. Però la sua logica è inconfutabile, e i suoi effetti restano dimostrati ogni giorno della nostra vita.
Tutto ciò che serve è mettersi in una condizione di passività mentale, far tacere la voce dell'analisi cosciente, e poi despositare nel sempre sveglio subcosciente l'idea o la suggestione che si desidera realizzare. (...)
Da
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