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domenica 19 settembre 2010

Le falsità sull'ipnosi


"Sotto ipnosi non si fa davvero nulla che contrasti col proprio sistema di valori fondamentali."
Ernest R. Hilgard

Nel 1933, Hull, il famoso studioso dell'ipnotismo, nel libro Hypnosis and Suggestibility, cercò di convincere il pubblico a rinunciare alla commistione tra ipnosi e magia: "Tutte le scienze discendono dalla magia e dalla suggestione ma nessuna, come l'ipnosi, è stata così lenta a scuotersi di dosso le nefaste associazioni delle sue origini".
Maghi e prestigiatori hanno sovente associato le loro pratiche con l'ipnotismo, alcune volte utilizzando veramente, ma per fini spettacolari, altre volte solamente simulando. Ancor oggi è difficile convincere molte persone che tra ipnotismo e occultismo non vi è alcuna parentela.
Purtroppo ancora ai giorni nostri sono diffusi numerosi stereotipi che inducono a confusione e a false credenze per quanto concerne l'ipnotismo.
Passiamone in rassegna alcune.

Nell'ipnosi il soggetto ipnotizzato dorme profondamente e non è cosciente di ciò che fa.
L'ipnosi non è sonno, anche se la parola è fuorviante, derivando dal greco hypnos, che significa sonno. L'ipnosi non ha nulla a che spartire con il sonno fisiologico, anzi se dovessimo, perchè obbligati, far corrispondere lo stato ipnotico con ciò che conosciamo dei processi mentali, dovremmo abbinarlo alla veglia. L'elettroencefalogramma ottenuto in un soggetto in ipnosi dimostra come l'attività della corteccia cerebrale non sia per nulla paragonabile a quella del sonno.
Gli stessi dinamismi neuromuscolari che si rintracciano durante il sonno sono totalmente diversi.

L'ipnotizzato è in potere dell'ipnotizzatore.
L'ipnotizzato è sempre perfettamente cosciente di ciò che sta compiendo e qualsiasi comando che urta contro la propria morale, etica, religiosità, viene immediatamente rifiutato, a qualsiasi livello dello stato ipnotico raggiunto, tanto da determinare nel soggetto l'immediata uscita dall'ipnosi, pregiudicando la possibilità di un successivo ricorrervi con quel conduttore. Il preconcetto che nell'ipnosi il soggetto sia in balia della volontà dell'ipnotista veniva erroneamente palesata da Joseph Babinski, discepolo di Charcot: "Le pratiche ipnotiche possono essere nocive, perchè possono far nascere nello spirito dell'ipnotizzato l'idea che egli è incapace di resistere alla volontà altrui, e io trovo che di norma è preferibile astenersene".
In ognuno di noi sono presenti dei meccanismi mentali di difesa che lo stato ipnotico non inibisce assolutamente. Oggi sappiamo come il ruolo dell'ipnotista venga considerato alla stregua di un buon insegnante che indirizza l'allievo verso la conoscenza, e che l'eteroipnosi è solo apparente.

Solo gli sciocchi sono ipnotizzabili
Il grado di ipnotizzabilità dimostra esattamente il contrario: tanto più le persone sono intelligenti tanto più si lasciano condurre nello stato di ipnosi, che comunque si realizza in ultima analisi quale autoipnosi.
Al contrario gli idioti, gli ubriachi e, in generale, coloro che non sono capaci di intendere e di volere non sono assolutamente ipnotizzabili. Il fatto stesso di comprendere al volo il vero processo ipnotico e quindi di accettarlo per convenienza, denota una spiccata perspicacia e apertura mentale.
A tal proposito Emile Couè affermava che non possono essere sottoposti all'ipnosi, e quindi provocare autosuggestioni, i deficienti, gli incapaci di capire e quelli che non vogliono capire.

L'ipnosi agisce solo sulla mente e non può curare l'organismo
Non è assolutamente vero, difatti oggi sappiamo quanto stretta sia la relazione tra la psiche ed il soma, tanto che vi è una branca della medicina, la psicosomatica, che si occupa di tale relazione.
Nell'ipnosi ogni suggestione somministrata, se accettata, modifica, poco o tanto che sia, sempre delle funzioni biologiche.
Ecco perchè l'ipnosi non è solo un fenomeno psicologico, ma anche biologico.
  • I cambiamenti sono molteplici: modifica della temperatura corporea, del flusso sanguigno, della conduzione elettrica cutanea, incremento di endorfine, attivazione del sistema immunologico, modifca del sistema endocrino ecc.
  • L'ipnosi non è una terapia o un trattamento clinico, ma una modifica dello stato di coscienza che permette d'intervenire anche per fini terapeutici.
  • L'uso dell'ipnosi come mezzo terapeutico si sta diffondendo sempre più a dimostrazione che con l'ipnosi si può curare anche il corpo.
Nell'ipnosi si evocano forze occulte
Vi sono ancora oggi delle persone che asseriscono che nell'ipnotismo, l'operatore riesce a compiere la propria attività, grazie al ricorso di forze demoniache negative.
Tant'è che in alcune religioni è fatto divieto di sottoporsi a sedute ipnotiche. Se è vero che fino all'inizio del Novecento l'ipnotismo veniva spesso legato allo spiritismo e alla medianità, è anche vero che all'epoca venivano confusi gli stati di coscienza diversificati, i quali, però, portano a due vie completamente distinte. Nel passato tale commistione portava all'utilizzo di termini quali "affascinare", considerando l'ipnosi come un'influenza malefica legata ai riti e agli incantesimi. Che, tra trance medianica e stato ipnotico, vi possa essere a prima vista una certa somiglianza è vero, sta di fatto che i due indirizzi sono totalmente diversi e la loro confusione è dovuta all'ignoranza.

Da "Ipnosi e autoipnosi" - Valerio Sanfo

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