>

giovedì 30 settembre 2010

Le forme della depressione


Come distinguere la depressione da un momento di tristezza passeggero? Gli specialisti indicano due condizioni che distinguono la depressione vera e propria dal semplice fatto di sentirsi giù di corda.

La durata - Il senso di vuoto, di smarrimento e di inutilità dura ininterrottamente per un periodo di tempo consistente, almeno due settimane.

L'interferenza con le attività quotidiane - I sentimenti negativi non rimangono sommersi nel proprio animo, ma interferiscono con il normale svolgimento delle attività quotidiane. Non si riesce ad andare al lavoro, non si trova più interesse in attività che un tempo procuravano grande gioia, si trascura la vita famigliare e sociale, non si riescono a compiere le più semplici incombenze domestiche, si è talmente spaesati e distratti da continuare a fare errori nello svolgimento delle proprie mansioni, rischiando perfino di mettere a repentaglio la vita. Nei casi più tragici la sofferenza è tale da portare al suicidio. Spesso ci si sente spossati, e pur non avendo fatto nulla di particolarmente faticoso, si accusano dolori inspiegabili come mal di schiena, mal di stomaco, mal di testa...
A differenza di altre malattie, la depressione, nella grande maggioranza dei casi, non può essere diagnosticata attraverso radiografie, esami del sangue o delle urine. Si deve avere la fortuna di incontrare una figura professionale sensibile, con la pazienza di ascoltare e di comprendere.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato cinque tipi di depressione

Depressione reattiva
E' generalmente una forma di depressione lieve, scatenata da una circostanza precisa. E' normale che una delusione d'amore, la morte di una persona cara o la perdita del lavoro provochino depressione: ci si sente tristi, ansiosi, irritabili, si prova spesso voglia di piangere e si ha difficoltà ad addormentarsi. In genere, questo tipo di reazione si risolve in poche settimane, ma in qualche caso il malessere può durare mesi.

Depressione ricorrente
La crisi depressiva si può scatenare anche senza che ci siano motivi apparenti e può colpire persone che hanno alle spalle una vita famigliare e lavorativa assolutamente regolare. Gli attacchi si presentano in cicli che possono avere una durata più o meno breve e a intervalli più o meno lunghi.
Secondo gli esperti, questa forma di depressione, più che a motivi psicologici è dovuta a un'alterazione dei livelli ormonali nell'organismo.
Un caso del tutto particolare di depressione ricorrente è quella legata ai cicli stagionali: si manifesta puntualmente all'avvicinarsi dell'inverno, quando le giornate diventano progressivamente più corte e buie.

Depressione persistente
E' meno grave di altre forme di depressione, ma dura più a lungo, spesso per anni. Viene anche chiamata depressione nevrotica perchè colpisce persone che si scoraggiano facilmente difronte alle difficoltà. Spesso la malattia si manifesta associata ad altri disturbi: ansia, paure irrazionali, ipocondria (attenzione ossessiva per ogni tipo di malessere fisico).
A determinare questa situazione possono contribuire anche l'avere alle spalle un'infanzia problematica o esperienze di vita e di lavoro conflittuali.

Depressione bipolare
Si passa da momenti di estrema malinconia a esplosioni di gioia sfrenata e attività frenetica. Le persone che ne soffrono appaiono estroverse, brillanti, spesso spiritose. Parlano di continuo, senza soffermarsi a lungo su nulla. Instancabili, non riescono a stare ferme. Spostano oggetti, cantano, ballano. Hanno di se stesse un'opinione fin troppo positiva e periodicamente sono possedute da incontrollabili sfoghi di collera.
Fra tutte le forme di depressione questa è la più pericolosa. Tra le persone che ne soffrono, infatti, il rischio di suicidio è piuttosto alto. Gli specialisti ritengono che questo tipo di depressione sia dovuto, in gran parte, a squilibri ormonali.

Depressione determinata da malattia o farmaci
Non sempre la depressione è dovuta a cause legate alla psiche o a squilibri di natura ormonale. Vi sono alcune malattie, come per esempio il diabete, le disfunzioni della tiroide quali ipotiroidismo e ipertiroidismo, nonchè alcune intollerenze o intossicazioni alimentari, che possono indurre uno stato depressivo più o meno serio e prolungato.
Lo stesso effetto depressivo può anche essere provocato dall'assunzione prolungata di particolari tipologie di farmaci (in particolare i cortisonici, i neurolettici, i farmaci betabloccanti e ipertensivi) e persino da alcuni tipi di pillola anticoncezionale.

Alcune persone all'arrivo dell'inverno si sentono tristi, fiacche, sonnolente e tendono ad aumentare di peso.
Gli studiosi hanno chiamato questa situazione "disturbo affettivo stagionale", in sigla S.A.D (Seasonal Affective Disorder).
Le cause di questo disturbo non sono ancora del tutto chiare.
Si ritiene che la diminuzione della luce del giorno causi delle variazioni nei livelli ormonali che regolano i ritmi biologici e, di conseguenza, un cambiamento improvviso di umore.
La terapia è piuttosto semplice. Si ottiene un rapido miglioramento esponendosi per due ore al giorno alla luce di una lampada molto intensa (da 2.000 a 2.500 lux) per un paio di settimane.
(...)
Secondo l'opinione corrente fra gli esperti, la depressione non dipende da un unico fattore, ma è il risultato della somma di cause molto diverse tra loro: psicologiche, fisiche e sociali, le quali influiscono le une sulle altre.
Di conseguenza, per mirare a un percorso di guarigione stabile è necessario agire su piani diversi: fisico, psicologico e sociale, attraverso varie attività che determinano un graduale miglioramento e, in alcuni casi, un rapido recupero dello stato di benessere psicofisico.

Da "Ansia e depressione" - Gribaudo

Altri libri sulla depressione acquistabili qui