
Vi siete posti l'obiettivo di aumentare la vostra sicurezza e rendere più efficace la comunicazione? Da questo momento in avanti dovrete pensare in termini positivi alle vostre possibilità di riuscire in questa impresa. Dovete sviluppare un ottimismo travolgente sui risultati dei vostri sforzi. Dovete apporre il sigillo della determinazione su ogni parola e ogni azione che dedicherete allo sviluppo delle capacità di parlare in pubblico. (...)
Cogliete ogni occasione per fare esercizio... perchè nessuno può imparare a parlare in pubblico senza parlare in pubblico, così come nessuno può imparare a nuotare senza andare in acqua. Potreste leggervi tutti i libri scritti sull'arte di parlare in pubblico, e non essere comunque capaci di farlo. (...)
Quando a George Bernard Shaw domandarono come aveva fatto ad imparare a parlare in modo così irresistibile, egli replicò: "Nello stesso modo in cui ho imparato a pattinare: continuando ostinatamente a rendermi ridicolo, finchè mi sono abituato." Da giovane Shaw era una delle persone più timide di tutta Londra. (...)
Alla fine scoprì il metodo migliore, più rapido e sicuro mai immaginato per vincere la timidezza, la codardia e la paura. Decise di fare del suo punto debole la sua carta vincente. Non si lasciò sfuggire nessuna riunione in cui era previsto un pubblico dibattito, e ogni volta si levava in piedi e prendeva parte alla discussione. Dandosi anima e corpo alla causa del socialismo, andando in giro a parlare in favore di essa, George si trasformò in uno degli oratori più brillanti e sicuri di sè della prima metà del secolo.
Il più famoso psicologo d'America, il professor William James, ha scritto: "L'azione sembra seguire il sentimento, ma in realtà azione e sentimento vanno di pari passo; e regolando l'azione, che è sotto il più diretto controllo della volontà, possiamo regolare indirettamente il sentimento, che non lo è.
La via maestra per il buon umore volontario, se il buon umore spontaneo è perduto, è pertanto agire e parlare come se l'allegria non mancasse. Se questa condotta non vi fa sentire di buon umore, allora nient'altro in quel momento potrà riuscirci.
Parimenti, per sentirvi coraggiosi, agite come se foste coraggiosi e se impiegherete tal fine tutta la vostra volontà, un'ondata di coraggio cancellerà ogni paura."
Mettete in pratica il consiglio del professor James. Per armarvi di coraggio quando vi trovate di fronte al pubblico, agite come se già lo aveste. Ovviamente, se non siete preparati, nessun acting potrà sortire grandi effetti. Ma, dando per scontato che conoscete bene quello di cui state per parlare, avviatevi con grande disinvoltura e respirate profondamente. Meglio ancora, respirate profondamente per trenta secondi prima di presentarvi al pubblico. La maggior ossigenazione vi sosterrà e vi darà coraggio. Il grande tenore Jean de Reszke soleva dire che quando "potrete stare seduti sul vostro respiro", allora il nervosismo svanirà.
State bene eretti, guardate il pubblico dritto negli occhi e cominciate a parlare con sicurezza, come se ognuno dei presenti vi dovesse dei soldi. Immaginatevi che sia così. Immaginate che si sono riuniti lì per implorarvi di conceder loro una proroga. L'effetto psicologico su di voi sarà utilissimo.
Se avete dubbi sulla sensatezza di questa filosofia, sicuramente cambierete idea dopo una brevissima conversazione con chiunque l'abbia già messa in pratica. Poichè non potrete parlare con nessuno degli astanti, fidatevi di un uomo il cui coraggio è diventato leggendario. Un tempo era estremamente timoroso, ma esercitando la sicurezza di sè, diventò uno degli uomini più audaci d'America: il presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt, lo "smantellatore dei monopoli" che sapeva come tenere in pungo un uditorio.
"Poichè da piccolo ero malaticcio e piuttosto goffo", confessa nella sua autobiografia, "da giovane ero apprensivo e non avevo fiducia nelle mie capacità. Dolorosamente e faticosamente dovetti formarmi, non soltanto nel corpo, ma anche nell'anima e nello spirito."
Fortunatamente, Roosevelt ci ha rivelato come riuscì a realizzare la trasformazione. "Da ragazzino lessi un passo in un libro di Marryat che mi restò per sempre impresso. In quel passo, il capitano di una piccola nave da guerra britannica spiega all'eroe come si diventa impavidi. Dice che all'inizio quasi tutti provano paura prima dell'azione ma che la strada da seguire è quella di avere una tal presa su di sè, da agire come se non si provasse paura. Se si tiene duro abbastanza a lungo, quella che prima era una simulazione si trasmuta in realtà, e un uomo diventa davvero temerario a forza di praticare una temerarietà che ancora non gli appartiene."
Da
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