Qualsiasi cura, nutrimento e percezione che avete ricevuto durante la vostra crescita proveniva dall'esterno del vostro io, derivava dall'ambiente a voi più vicino, innanzi tutto, molto probabilmente, dai vostri genitori, quindi dalla scuola, dal lavoro e dal vostro ambiente sociale. A causa della vostra dipendenza, quando eravate piccoli, proprio le persone che per prime si sono prese cura di voi hanno iniziato a plasmare la vostra identità in sintonia con i loro principi e le loro aspirazioni. Come? Principalmente dicendovi quel che era "bene" e quel che era "male".
Molte delle cose che vi insegnarono vi hanno giovato. Quando eravate giovani e dipendenti, il vostro maggiore interesse era imparare dalle persone che si prendevano cura di voi. Molto spesso, esse pensavano esclusivamente al vostro unico interesse. Ma molte cose che avete accettato come fatti erano solo opinioni.
Alcuni dei vostri comportamenti erano biologicamente programmati. Nessuno vi insegnò a piangere, sorridere, ridere, provare fame o sete, pena o piacere. Tuttavia, anche questi comportamenti istintivi sono stati soggetti all'approvazione e disapprovazione da parte di persone autorevoli, così che, probabilmente, avete imparato subito a nascondere, annullare o reprimere impulsi naturali, impulsi che erano finalizzati ad aiutarvi a conoscere meglio voi stessi.
A causa della vostra dipendenza negli anni formativi, la pressione per uniformarvi alle regole comportamentali del gruppo - sia stata la famiglia, la scuola o, più in generale, la società - è stata enorme. Da piccoli non potevate mettervi contro queste persone che erano responsabili del vostro benessere fisico e psicologico, perciò le avete assecondate come meglio potevate. Durante questo processo, forse avete mantenuto alcune opinioni su di voi ma, per lo più, avete finito con l'accettare le opinioni degli altri su di voi.
E avete quindi agito di conseguenza. Perchè non avreste dovuto? "Loro" indubbiamente avevano le migliori intenzioni. Il conformismo era una buona cosa, in quanto vi permetteva di adattarvi al mondo riducendo così i conflitti al minimo.
Man mano che avete continuato a interagire con il vostro ambiente, avete imparato come fare per evitare i conflitti, per non dispiacere alle persone importanti e per assicurarvi così apprezzamenti e gratificazioni. E' possibile che in questo modo abbiate imparato che il percorso più facile consisteva nel fare ciò che ci si aspettava da parte vostra, di fare ciò che vi veniva detto, di non essere troppo diversi e soprattutto di non mettere in discussione il sistema.
Notate come, sebbene il sistema fosse destinato a darvi la vostra parte di benessere e sicurezza, esso non garantiva però felicità, nè appagamento, nè libertà: nessuna di quelle cose che rendono la vita veramente meritevole di essere vissuta.
Quando poi avete raggiunto quel punto in cui potevate dipendere solo da voi stessi, non siete riusciti a liberarvi da quei precedenti condizionamenti. E' così che normalmente la programmazione viene raggiunta.
Voi siete diventati oggi la persona che "loro" vi hanno insegnato ad essere.
Ora, molte delle scelte fatte da voi - anche le vostre scelte più importanti quali, ad esempio, il matrimonio o la carriera - sono in realtà le "loro" scelte. Anche alcune delle vostre più radicate convinzioni potrebbero non rispecchiare la vostra personalità reale.
Per esempio, una persona divenuta un avvocato assolutamente rispettabile potrebbe essere stata distolta dall'esprimere la propria autentica vocazione che consisteva nel progettare automobili. Quando questo accade, come succede a parecchie persone, dovete ammettere di essere semplicemente una "copia" delle aspettative di altre persone, non il vostro io originale.
Potreste aver realizzato una personalità e una vita intera che poco hanno a che fare con il vostro vero Io. Insomma, la classica casa costruita sulla sabbia di biblica memoria, sicuramente destinata a crollare in un modo o in un altro quando subisce delle pressioni. Questa "copia", nonostante i suoi sforzi in tal senso, e pure in presenza di tutte le comodità materiali della vita, non riuscirà mai a provare un verso senso di pace e appagamento. (...)
