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mercoledì 12 ottobre 2011

L'egoismo illuminato


Il senso di colpa ci impedisce di mettere noi stessi al primo posto?
Desidero rispondere a questa domanda importante operando una distinzione fra tre filosofie differenti. La più sana di tali filosofie è chiamata interesse personale illuminato, con cui noi ci interessiamo sia di noi stessi sia delle persone più vicine a noi.
Il nostro punto di vista fondamentale è che se noi non ci prendiamo cura dei nostri interessi è improbabile che qualcun altro metta noi al primo posto, a meno che non lo faccia per motivi anomali. Mettere noi stessi al primo posto non significa essere egoisti.
Significa che noi siamo consapevoli di che cosa sia importante per noi nella vita e che ci sforziamo di conseguirlo, pur rimanendo attenti al fatto che altre persone a noi vicine hanno pure i loro interessi e noi le aiuteremo a perseguirli, fintanto che far questo non interferisca in maniera significativa con i nostri sani interessi.

L'interesse personale illuminato è una posizione flessibile poiché significa che a volte noi metteremo gli interessi degli altri al di sopra dei nostri quando i loro interessi sono molto importanti per loro e quando i nostri interessi sono meno importanti per noi.
Tuttavia in genere non ci consentiremo di mettere gli interessi significativi degli altri prima dei nostri interessi significativi.

La seconda filosofia fondamentale che desidero trattare è l'egoismo. La mia definizione di egoismo è una ricerca coerente, perfino dogmatica, dei propri interessi senza prendere in considerazione gli interessi e i sentimenti degli altri.
Egoismo significa che noi ci preoccupiamo soltanto di noi stessi e non prendiamo in considerazione gli altri. Di conseguenza facciamo poco o niente per aiutare gli altri a conseguire ciò che è importante per loro, se ciò significa rinunciare a ciò che è importante per noi, per quanto secondari siano i nostri interessi.
E' spiacevole che l'interesse personale illuminato sia spesso etichettato come egoismo perché, come si può vedere, sono filosofie molto diverse.

L'egoismo si basa sulla preoccupazione per se stessi e sulla mancanza di interesse per gli altri, mentre l'interesse personale illuminato si basa sulla preoccupazione sia per se stessi sia per altre persone significative ma con la consapevolezza che se non siamo noi a mettere noi stessi al primo posto è improbabile che altri lo facciano in maniera sana.

La terza filosofia fondamentale che desidero trattare è chiamata altruismo. Se siamo altruisti, in sostanza non ci preoccupiamo dei nostri interessi e ci preoccupiamo in particolare di aiutare gli altri a conseguire i loro interessi. Talvolta quando siamo altruisti basiamo la nostra intera esistenza sul mettere gli altri al primo posto e ciò dà un significato alla nostra vita. Noi siamo sostanzialmente felici soltanto quando aiutiamo gli altri. Tuttavia, quando siamo altruisti, per lo più non siamo poi così santi.
Vorremmo mettere noi stessi al primo posto, ma riteniamo che così facendo saremmo egoisti. Pertanto ci sforziamo di mettere gli interessi degli altri davanti ai nostri nel tentativo di dimostrare i nostri buoni principi.
L'altruismo è in gran parte un tentativo di evitare il senso di colpa dovuto al mettere se stessi al primo posto, una posizione che erroneamente si considera egoistica.(...)

Poiché vi è una malsana mancanza di confini tra noi e gli altri, veniamo facilmente manipolati da persone che vogliono che noi le mettiamo al primo posto in occasioni in cui ciò entra in conflitto in maniera significativa con i nostri interessi.
Allora, se noi desideriamo perseguire maggiormente i nostri interessi ma riteniamo che fare così significhi essere egoisti, dobbiamo renderci conto che questo è vero soltanto se noi quasi sempre mettiamo noi stessi al primo posto.
Dobbiamo renderci conto che mettere noi stessi al primo posto su una base flessibile è una posizione sana e non significa che noi ci disinteressiamo degli altri. Insomma dobbiamo capire che l'interesse personale illuminato è praticamente l'unico modo in cui noi potremo conseguire gran parte di ciò che vogliamo, pur mantenendo buoni rapporti con gli altri.

Da "Dominare i sensi di colpa" W. Dryden